Prefettura, Città metropolitana e Comuni insieme contro la corruzione
In apertura dei lavori della Conferenza metropolitana di oggi si è così concretizzata la proposta lanciata nell’ambito della Giornata della Trasparenza della Città metropolitana, tenutasi lo scorso mese settembre, di dare vita a una Consulta metropolitana dei responsabili della prevenzione della corruzione.
La Consulta nasce con lo scopo di coordinare l’azione dei Comuni metropolitani sul tema della legalità e favorire la condivisione di buone pratiche.
Ogni amministrazione è infatti tenuta a darsi un piano per la prevenzione del rischio anticorruzione e per la trasparenza, un documento di natura “programmatoria” con cui ogni ente individua il proprio grado di esposizione al rischio di corruzione e indica gli interventi organizzativi (cioè le misure) volti a prevenire il rischio.
L’individuazione e la conseguente programmazione di misure per la prevenzione della corruzione rappresentano la parte fondamentale del Piano.
A tal riguardo spetta alle amministrazioni valutare e gestire il rischio corruttivo, secondo una metodologia che comprende l’analisi del contesto (interno ed esterno), la valutazione del rischio (identificazione, analisi e ponderazione del rischio) ed il trattamento del rischio (identificazione e programmazione delle misure di prevenzione).
È il PNA Piano Nazionale Anticorruzione ad aver individuato in capo alle Città metropolitane il compito di porsi come Ente di coordinamento e supporto nei confronti degli Enti del proprio territorio anche in questa materia.
Per affrontare meglio la sfida, la Città metropolitana ed i Comuni hanno voluto al proprio fianco la Prefettura, al fine di rendere ancora più efficace l’attività di contrasto al fenomeno corruttivo. È di grande utilità il coinvolgimento della Prefettura, in ragione della funzione di rappresentanza generale del Governo sul territorio, nonché della consolidata esperienza della Prefettura stessa nell’attività di contrasto delle molteplici forme di illegalità.
Della Consulta faranno parte i Responsabili della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza individuati dai Sindaci dei Comuni metropolitani di norma nei Segretari generali degli stessi enti.
L’attività della consulta si concretizzerà nelle azioni per coordinare le attività degli enti in materia di prevenzione del rischio corruzione.
La Consulta svolgerà attività di ricerca, analisi e studio, in materia di prevenzione del rischio corruzione: la condivisione dell’analisi del contesto esterno propedeutica all’aggiornamento annuale del Piano; la condivisione della metodologia per l’analisi delle attività, la mappatura dei processi, e la valutazione del rischio; la condivisione delle misure di prevenzione del rischio corruttivo; lo sviluppo di azioni coordinate di verifica e monitoraggio dei Piani; la strutturazione di un programma formativo trasversale, permanente e generalizzato, quale azione di base per l’effettiva attuazione delle misure di prevenzione del rischio, e la diffusione della cultura dalla legalità nelle organizzazioni; la definizione di ulteriori contenuti della sezione “Amministrazione Trasparente”.
Il prossimo aggiornamento dei piani Anticorruzione, che vedrà impegnati tutti gli enti metropolitani, sarà la prima occasione per sperimentare questa nuova modalità di lavoro in team.
Soddisfazione è stata espressa da Rino Pruiti, Consigliere delegato dal Sindaco metropolitano per la Legalità: "l’interesse mostrato dai partecipanti evidenzia il ruolo di coordinamento che Città metropolitana può svolgere a servizio dei comuni metropolitani e l’importanza strategica per il territorio e i comuni di fare rete’.
Per il Prefetto di Milano, Claudio Sgaraglia “con la sottoscrizione del Protocollo viene assicurato agli Enti Locali il supporto giuridico e informativo per la predisposizione dei Piani triennali per la prevenzione della corruzione, garantendo il monitoraggio degli strumenti predisposti ai fini di un loro aggiornamento al variare dei rischi, per assicurare la massima efficacia al contrasto ad ogni fenomeno corruttivo”.
Per il Segretario Generale della Città metropolitana, Antonio Sebastiano Purcaro, “la lodevole iniziativa, che oggi ha avuto il suo abbrivio, testimonia la capacità dell'ente metropolitano di fare rete con il comune capoluogo ed i comuni metropolitani, nella convenzione che a caratterizzare la forma di governo metropolitano, ed a distinguerla dalle altre, sia proprio l'integrazione ed il raccordo tra i diversi enti, e tra le strutture organizzative degli stessi, tra cui i colleghi segretari generali, cui va il mio più sincero ringraziamento per la collaborazione accordata”.