Storia del Comune
Oggi rilevante centro agricolo-industriale, il maggiore nel sud-ovest della Bassa milanese, il paese prende il nome dalla gens (gruppo di famiglie) "Abia" del periodo antico-romano e dalla caratteristica fertilità del territorio. Il castello che lo contraddistingue era stato costruito nel 1200 in posizione strategica in asse con il Naviglio Grande e la strada di collegamento tra Milano e Vigevano, e fu fatto abbellire dopo il 1438 da Filippo Maria Visconti. La basilica di Santa Maria Nuova, edificata dal 1388 in occasione della nascita in città del figlio di Gian Galeazzo Visconti, Gian Maria, è preceduta da un quadriportico rinascimentale che rivela in facciata la grande arcata del pronao (1497), lasciato incompiuto, che alcune interpretazioni attribuiscono a Donato Bramante; l'assetto interno della chiesa si deve invece all'architetto Francesco Croce (1696-1780), lo stesso che ha progettato la guglia maggiore del Duomo di Milano, quella con la statua della Madonnina. Il territorio del Comune di Abbiategrasso rientra nel Parco Regionale della Valle del Ticino.
Storia dello Stemma
Abbiategrasso è uno dei pochi comuni rurali lombardi che possieda un suo stemma già dal 1400, forse perché aveva ottenuto il potere di emettere sentenze in materia giudiziaria, per le cause civili, fin dal 1373, e dal 1437 per quelle penali. Lo stemma è stato rintracciato su un marchio a secco su un documento cartaceo: vi si vede San Pietro, l'antico Santo protettore della città, che sostiene uno scudo in cui campeggia un leone rampante. Il primo stemma a colori è riprodotto su una bolla di Papa Giulio II del 24 aprile 1544, in cui è rappresentato un leone rampante di rosso, senza corona, su un campo di colore argento. L'ultima sua trasformazione è intervenuta con il decreto ministeriale del 1930, con il quale, variati gli smalti, il leone è stato sormontato da una corona "all'antica", d'oro. Con R.D. 31 marzo 1932, al Comune di Abbiategrasso è stato concesso il titolo di Città.
Popolazione e territorio
La superficie del comune è di 47,8 kmq per una popolazione legale di 32.383 abitanti (al 31.12.2021).
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Castelletto
E' il primo nucleo di Abbiategrasso che si incontra arrivando da Milano lungo il Naviglio Grande, un abitato formatosi verso gli inizi del 1200 subito dopo lo scavo del canale che collega il capoluogo lombardo con il Ticino. Deve il suo nome a un piccolo castello, che il Comune di Milano costruì per sfruttare la posizione strategica. E' a Castelletto infatti che il Naviglio si biforca in direzione di Pavia e prende il nome di Naviglio di Bereguardo, e si può immaginare che ai tempi -quando qui sorgeva anche la darsena ed era in funzione la Casa del Guardiano delle acque- vi fosse in questo luogo un'atmosfera tipica da porto, con grande viavai di barconi e merci da e verso Milano. La tipologia originaria dell'edificio rappresentava un prototipo di "castello signorile di pianura" nella Lombardia del Duecento; venne poi ampliato e trasformato nel 1381 da Gian Galeazzo Visconti. La sua decadenza iniziò con la fine della signoria sforzesca in Lombardia (1535). L'ala est è sede, sin dal 1995, della blioteca civica mentre l'ala ovest è oggetto di lavori di restauro.
Chiesa di Santa Maria Vecchia
Risalente al XII Secolo, fu collegata al vicino convento di Santa Maria Rosa nel 1595, quando venne invertito l'ingresso alla chiesa: il campanile si trova oggi in corrispondenza dell'accesso da via S. Maria, dove una volta c'era l'abside. La chiesa che ospita alcuni affreschi quattro-cinquecenteschi, è tuttavia oggi sconsacrata e di proprietà privata, visibile solo esternamente.
Chiesa di Santa Maria Nuova
La costruzione della chiesa iniziò nel 1365 per volontà del Luogo Pio di Santa Maria della Misericordia, un ente assistenziale; il panorama politico era dominato dai Visconti e qui venne battezzato Gian Maria, da cui forse derivò la dedica a Santa Maria Nascente. Nei secoli si susseguirono numerosi interventi: nel 1497 venne creato un irregolare quadriportico con caratteri rinascimentali, mentre nel 1595 venne edificato il grande arcone a protezione di un affresco di "Madonna con Bambino". Il pronao fu inizialmente attribuito al Bramante, ma i recenti restauri del 1990 hanno permesso di attribuire con certezza la parte superiore a T. Rinaldi.
Chiesa di San Bernardino
Tipico esempio di edificio religioso barocco, deve la bella facciata all'architetto Francesco Maria Richini, autore a Milano del Palazzo di Brera e del cortile della Cà Granda. Gli altari laterali sono ornati con marmi e stucchi del '600 e '700 mentre l'altare maggiore è opera neoclassica del primo '800. All'interno è inoltre conservato un pregevole organo ottocentesco. La chiesa è stata recentemente restaurata.
Monastero dell'Annunciata
Il complesso architettonico fu voluto da Galeazzo Maria Sforza a compimento di un voto fatto nel 1466. La chiesa e il convento vennero affidati all'Ordine dei Frati Minori Osservanti. Il convento venne poi soppresso nel 1810, il complesso di edifici divenne sede maschile della Pia Casa degli Incurabili e infine sede di appartamenti, andando incontro ad un progressivo degrado. L'edificio è stato finalmente restaurato nel tra il 2004 e il 2007, rivelando pregevoli affreschi rinascimentali: in particolare, nell'abside della chiesa è ricomparso un intero ciclo con le Storie della Vergine, rivelando fra l'altro la firma autografa dell'autore Nicola Mangone di Caravaggio, 1519, elemento importante per la ricostruzione del primo Cinquecento pittorico milanese.
Castello Visconteo
Il Castello, la cui storia è quasi millenaria, viene citato per la prima volta in un documento del 1304. Dopo vari utilizzi nel corso della storia, alla fine del 1600 venne adibido ad abitazione privata, per divenire di uso pubblico a partire dal 1865, quando divenne una scuola. Oggi sede della Biblioteca Civica "Romeo Brambilla" e della Fondazione per la Promozione dell'Abbiatense. Nel cortile e nella biblioteca si notano resti importanti di affreschi a motivi architettonico-geometrici, eco di un gusto visconteo che è frequente nel Milanese.
Istituto Golgi, Pia Casa degli Incurabili
L'edificio fu voluto da Giuseppe II d'Austria nel 1784. Edificato sulla sede di un convento quattrocentesco che venne appositamente soppresso, ed era destinato al ricovero di tutti i poveri inabili al lavoro e con gravi malattie fisiche o psichiche di Milano. Oggi sede di un isituto geriatrico, conserva al suo interno alcune tracce dell'antico monastero e della chiesa di Santa Chiara, risalenti al XIII Secolo. Nel 1785 Leopold Pollack ne progettò l'ampliamento.
Piazza Marconi e Palazzo pretorio e comunale
L'antica piazza del Mercato è caratterizzata dall'irregolare allinearsi dei portici, costruiti in epoche diverse a partire dal Trecento. Da notare il seicentesco Palazzo pretorio e comunale, ancora oggi sede dell'istituzione, rimaneggiato nel '700 da Francesco Croce. Di buona fattura sono il portale di accesso allo scalone d'onore e il balcone del piano superiore, intagliato in pietra con sopraornato barocco. Sulla torre, la campana comunale risale al 1716.
Palazzo Stampa
L'edificio, la cui origine non è nota ma viene fatta risalire agli inizi del XV Secolo, sorge a Castelletto di Abbiategrasso, sul lato sinistro del Naviglio per chi proviene da Milano. Prende il nome da Gaspare Stampa, ardente patriota che lo abitò fino al 1874: posto a cavallo tra il Regno del Piemonte e il Lombardo Veneto, il palazzo diventò punto di incontro per coloro che si battevano per l'Unità d'Italia, e pare che nelle sue stanze si siano riuniti anche Garibaldi e Mazzini. I restauri del 2014 hanno rinnovato i fasti del passato e riportato alla luce alcuni affreschi di particolare importanza.
Casa del Guardiano delle Acque
L'edificio sorge sul Naviglio Grande all'altezza del ponte di Castelletto di Abbiategrasso, sul lato destro per chi arriva da Milano, nel punto in cui una volta prendeva il via il Naviglio di Bereguardo. Risale all'inizio del XVI Secolo e, pur non essendo residenza nobile, ne ha comunque i caratteri per la destinazione sia a sede degli uffici sia dell'abitazione dei funzionari addetti alla gestione del Naviglio. Lo stato conservativo è precario ed è per questo in programma un intervento globale di recupero.
Territorio e parchi
Il comune di Abbiategrasso si trova nel Parco Lombardo della Valle del Ticino