Storia del Comune
Nella zona di Abbiategrasso - a oriente verso Milano, a nord rispetto al Naviglio Grande - è a memoria d'uomo un esempio urbanisticamente tipico di villaggio rurale, con strade definite da edifici a corte e una piazza centrale allungata. Di questo Comune i documenti parlano la prima volta nel 1054, quando dipendeva dal monastero milanese di San Vittore. Nella settecentesca Corte Salcano, oggi sede del Municipio e del museo agricolo, in precedenza proprietà dell'ospedale Fatebenefratelli di Milano, è possibile vedere una delle ultime storiche "giassere" (ghiacciaie, per conservare derrate) un tempo diffuse in campagna. Del territorio, ricco di canali, ville e fontanili, Albairate potrebbe essere stata un'antesignana, dal momento che un paio di chilometri a est, vicino alla Cascina Faustina, è stata ritrovata una necropoli che risale all'età del Bronzo. L'oratorio della cascina stessa è databile all'epoca carolingia.
Storia dello Stemma
Per quanto concerne la più probabile origine di questo stemma, così come si ricava dai documenti allegati alla pratica tendente ad ottenerne la concessione, questo emblema araldico deriverebbe in gran parte da uno stemma relativo ad una antica famiglia de Albairate, di origine locale, che si trova miniato nello Stemmario Trivulziano. In questo antico stemmario, a pagina 40, è riprodotto proprio lo stemma della famiglia de Albairate che risulta essere: Di rosso, alla pianta di betulla sradicata d'argento. Si tratterebbe, in questo caso, di uno stemma "parlante", in quanto in dialetto lombardo il termine "albarott" è usato per indicare l'albero della betulla. In sostanza, il nuovo stemma si differenzierebbe da quello originario solo per il colore dell'albero e per la striscia di terra sulla quale oggi questo si appoggia. Dal punto di vista araldico, l'aggettivo "nodrito" indica alberi e vegetali che vengono rappresentati privi delle loro radici, in quanto nascono, o escono, da una figura, da una partizione, oppure dalla parte più bassa dello scudo.
Popolazione e territorio
La superficie del comune è di 15,0 kmq per una popolazione legale di 4.713 abitanti (al 31.12.2021).
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Museo Agricolo Angelo Masperi
Il Museo Agricolo Angelo Masperi è situato all'interno della Cascina Salcano, dove si possono trovare carri, attrezzi e trattori d'epoca. Inoltre è possibile vedere una casera (cioè un edificio per la lavorazione del latte) e una delle ultime storiche "giassere" un tempo diffuse in campagna (erano strutture parzialmente interrate, dove con il ghiaccio naturale raccolto in inverno si riuscivano a conservare d'estate i prodotti alimentari).
Cascina Salcano
Costruzione del '700, ora sede del Comune e del Museo Agricolo che raccoglie attrezzi e strumenti d'uso contadino. Di notevole interesse, sul fondo del cortile, è la "ghiacciaia" una delle poche rimaste a testimoniare l'attività della lavorazione del latte.
Chiesa di San Giorgio e Oratorio di San Bernardo
L'oratorio di San Bernardo, non lontano dal cimitero del paese, risale al 1641 ed è attribuito a Francesco Maria Richini, il più influente e celebre architetto del Seicento lombardo e di tutto il periodo successivo fino all'arrivo del Piermarini.
Cascina Due Mulini
Complesso di due storici mulini risalenti agli inizi del '700: il Mulino Ranzani e il Mulino Chiodini, separati dalla roggia Visconti su cui sono sistemate cinque ruote idrauliche a pale, due in legno e tre in ferro. Del Mulino Ranzani sono rimaste due macine e il granaio, mentre nel Mulino Chiodini si trovano alcuni macchinari per la pilatura del riso. Entrambi riuscivano inoltre a generare corrente elettrica.
Cascina Rosio
Vi si trova il Palazzo Albani, risalente al 500 e notevole per la struttura e i suoi affreschi.
Territorio e parchi
Nel comune di Albairate si trova il Parco Agricolo Sud Milano