Storia del Comune
Legata a memoria d'uomo al Naviglio Grande - e probabilmente nata verso il 1180 assieme al suo scavo - è presente nell'oleografia del Milanese per il "barchett de Boffalora", la linea di battello che fino all'Ottocento faceva servizio di spola con il capoluogo. Costituita in feudo nel 1341 da Gian Galeazzo Visconti (primo titolare fu Nicolò Spinelli), ha pagato più volte nel corso della storia il prezzo della sua posizione presso il fiume e del suo ponte sul canale (l'attuale, a due arcate, del 1603): con gli scontri medievali tra Milanesi e impero, con il passaggio di truppe in età napoleonica, con gli scontri che precedettero la vittoria di Magenta, con le batterie antiaeree nazifasciste e i bombardamenti alleati dopo il 1943. È memorabile la commedia dedicata nel 1870 al "barchett" dallo scapigliato Cletto Arrighi, e storiche le tradizioni di villeggiatura, con le sette-ottocentesche ville Calderari, utilizzata come oratorio, e Giulini, ora comunale.
Storia dello Stemma
Non esistono dati che possano suffragare un'origine di carattere storico-feudale per questo stemma. Tuttavia, l'esistenza sul territorio del Comune di un antico ponte costruito nel 1603 e la presenza del fiume Ticino nei suoi pressi fanno ritenere che i criteri adottati nella concezione dello stemma abbiano finalità descrittive del territorio. Lo proverebbe la presenza nello stemma del ponte murato e del fiume sottostante. Dal punto di vista araldico, la denominazione di "murato" sta a indicare che un edificio - nel caso specifico il ponte - ha gli interstizi dei suoi mattoni di smalto diverso da quello della costruzione: in questo stemma, infatti, il ponte è colorato di rosso, mentre i suoi interstizi sono di colore nero. Per quanto riguarda la blasonatura del gonfalone riprodotto all'interno dello stemma, sarebbe stato più preciso blasonarlo "in sbarra" considerato che la direzione della sua asta è quella della sbarra araldica. La "sbarra" araldica è quella striscia che scende diagonalmente, dall'angolo sinistro del capo all'angolo destro della punta dello scudo, larga un terzo della sua altezza.
Popolazione e territorio
La superficie del comune è di 7,7 kmq per una popolazione legale di 4.110 abitanti (al 31.12.2021).
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Ponte sul Naviglio
Il Ponte sul Naviglio,in pietra, ha due arcate che risalgono al 1603. Fu voluto da Napoleone III per collegare Milano alla Francia. E' in corrispondenza della piazza IV Giugno, del municipio, e dello storico punto di approdo del barcone - il "Barchett", in dialetto - che faceva la spola con la Darsena di Milano lungo una quarantina di chilometri di via d'acqua.
Villa Calderari
Nella parte alta del paese, le vecchie tradizioni residenziali di Boffalora sono testimoniate dalla sette-ottocentesca Villa Calderari, donata nel 1938 alla parrocchia e attualmente utilizzata come scuola materna e oratorio. Un cedro deodara nel suo parco è censito tra gli alberi monumentali d'Italia.
Santuario della Madonna dell'Acquanera
Situato a poca distanza dalle sponde del Ticino, è luogo di culto e venerazione da parte di tutti gli abitanti della zona. Nei primi anni dell' 800 in un fatto "miracoloso" gli abitanti di Boffalora scorsero l'intervento della Madonna ed in occasione di questo singolare avvenimento decisero di costruire una cappella-santuario. La tradizione popolare, che ha però tutto il sapore della leggenda, attribuì alla Madonna dell'Acquanera interventi miracolosi anche in occasione della funesta alluvione del 1868 quando l'acqua si fermò proprio alla cappella.
Villa Giulini
Sorge su una collinetta che s'innalza sulla sponda del Naviglio al centro di un bellissimo parco. Fatta costruire dal conte Giulini nel 1700 è stata completamente distrutta all'inizio del 1800 e poi ricostruita. E' ricordata come centro di villeggiatura ma soprattutto come luogo culturale. Gli ultimi proprietari, i signori Pavesi, la donarono all'ente benefico della Fanciullezza Abbandonata, è inoltre monumento nazionale. Ora il Comune, a cui la villa è stata affidata, le sta ridonando la fama di luogo culturale.
Territorio e parchi
Nel comune di Boffalora sopra Ticino si trova il Parco Lombardo della Valle del Ticino