Storia del Comune
Termine del ramo settentrionale della linea 2 ("verde") della metropolitana milanese, dove conta tre stazioni, è un importante centro dell'hinterland est, cresciuto a dimensioni di città dopo il "boom" economico del secondo dopoguerra. Il nome antico di Colonia super Lambrumne rivela l'origine nella colonizzazione romana (IV secolo). Villaggio agricolo fra età imperiale e Alto Medioevo, ebbe nella chiesa di San Matteo (tuttora esistente in frazione San Giuliano, anche se in successive vesti romaniche dei secoli XI-XII) la pieve matrice del Cristianesimo nell'area. Il riferimento del nome a Monza ha radici antiche negli stretti rapporti fra la comunità e il Capitolo monzese di San Giovanni, documentati almeno dall'892. Tra le famiglie via via storicamente dominanti vi furono i Trivulzio, i Besozzi, i Cacherano, i Casati (la Villa Casati è ora sede municipale), i Citterio, i Sormani (rilevante la Villa Andreani Sormani), i Visconti di San Vito.
Storia dello Stemma
L'origine dello stemma del Comune di Cologno Monzese è di carattere eminentemente storico: tende infatti a evidenziare due diversi periodi storici. Il primo, decorrente all'incirca dal secolo IX, in cui il suo territorio era soggetto alla giurisdizione del monastero di Sant'Ambrogio di Milano, è raffigurato araldicamente nella prima parte del "partito" con l'inserimento del pastorale d'oro, posto in palo, ossia in posizione verticale. Il secondo fa riferimento all'epoca in cui Cologno, con Sesto Ulteriano, nel 1647, era entrato a far parte di questo feudo, soggetto ai marchesi Trivulzio, ed è evidenziato con i due smalti d'oro e di verde, tipici dello stemma dei Trivulzio, e con la figura della torre al naturale merlata alla guelfa (ossia con i merli rettangolari); torre che richiama la figura del castello, merlato alla guelfa, che costituisce la figura principale dello stemma della famiglia Trivulzio così come risulta miniato a pagina 347 dello Stemmario Trivulziano. Con D.P.R. del 19 settembre 1996, al Comune di Cologno Monzese è stato concesso il titolo di Città.
Popolazione e territorio
La superficie del comune è di 8,4 kmq per una popolazione legale di 46.633 abitanti (al 31.12.2021).
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Ambiente
Sistema informativo ambientale
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Palazzo Sormani
Di origine medioevale, la villa è presente nel Catalogo delle Ville Italiane: viene considerata uno degli edifici più prestigiosi di Cologno Monzese. Appartenne agli Andriani fino alla fine del 1700, passò poi alla Famiglia Sormani. Posta nel centro di Cologno, vi si accede da Piazza Mentana attraverso un arco d’ingresso. I soffitti sono in legno e nella fascia coronaria si trova l'episodio biblico “Giuseppe venduto dai fratelli”. Sopra un camino è dipinto Muzio Scevola. Nel loggiato compaiono lo stemma Scaligero e quello Visconteo. Nella residenza si trovava un “oratorio” la cui pala d’altare fu trasferita nella vecchia chiesa parrocchiale.
Chiesa di Pieve di San Giuliano
Tra il XII e XIII secolo la chiesa viene riedificata nelle forme del romanico lombardo; l'interno presenta elementi di epoche diverse. Nell'abside è la tela attribuita alla scuola di Tiziano con l'Incoronazione di Spine. In controfacciata un organo del 1802 della ditta Amati, viene utilizzato per funzioni e concerti.
Casa Biraga
Casa Biraga, una delle belle dimore di Cologno Monzese d'epoca cinquecentesca, apparteneva ad una delle più importanti famiglie nobili milanesi, i Birago, di discendenza diretta dal ramo dei Misinto di Lazzate. Il Palazzo adiacente al complesso Sormani, è ora di proprietà della Famiglia Arosio. Quì Girolamo Birago, stimato giurista nato a Milano nel 1691, componeva in dialetto milanese commedie e poesie, ritratti satirici della realtà del suo tempo apprezzati dal Parini.
Villa Besozzi Casati
Nel Medioevo, i Benedettini di S. Ambrogio edificarono una casa-forte, di cui in Piazza Mentana è ancora visibile la torre colombaia, inglobata nel complesso di Villa Besozzi Casati, sede del Municipio. Alla fine del 1500 i Besozzi ottengono alcuni fondi del monastero e avviano i lavori per la loro residenza, mentre cercano di nobilitare la propria attività mercantile con un titolo blasonato; quando, alla fine del 1600, saranno nominati conti, le sale della villa si arricchiscono di affreschi. Particolarmente interessanti sono i riquadri ispirati all’Orlando Furioso, scritto nel 1516 da Ludovico Ariosto, che costituiscono uno dei rari cicli di argomento profano dedicati al poema cavalleresco. Nel 1798 la villa sarà venduta ai Conti Casati, il cui più illustre esponente è il Conte Gabrio, figura di spicco del Risorgimento.
Territorio e parchi
Nel comune di Cologno Monzese si trova il Parco Est delle Cave e il Parco della Media Valle Lambro