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Storia del Comune
In Mirasolum, ecclesia S. Mariae [?] Loco Ovari, ecclesia S. Petri si trova scritto nel duecentesco Liber Notitiæ Sanctorum Mediolani di Goffredo da Bussero. Salvo il recente, imponente sviluppo residenziale che ha integrato Opera nel tessuto di Milano, si ricordano l'Abbazia di Mirasole e la sua chiesa di Santa Maria Assunta, fondate nel XII Secolo dall'Ordine degli Umiliati, e il nome antico di Opera sotto il patronato dei Santi Pietro e Paolo. Di Mirasole, sede fondamentale (seconda soltanto a Viboldone) dell'Ordine tipicamente lombardo di matrice popolare che Carlo Borromeo avrebbe sciolto nel Cinquecento, basti aggiungere che sta a pieno diritto nella triade delle più importanti abbazie milanesi e che dal 1797 appartiene all'Ospedale Maggiore. Di Opera stessa si può sottolineare la qualità abitativa particolarmente alta nel quadro della cintura milanese meridionale.
Storia dello Stemma
Il Comune di Opera ha voluto racchiudere nel suo emblema elementi di due differenti caratteristiche: un elemento di carattere territoriale e un elemento di carattere economico. Per quanto riguarda il primo di questi due elementi, le tre stelle d'oro che sovrastano le spighe di grano vogliono alludere ai tre grandi cascinali che originariamente costituivano il territorio dell'odierno Comune. Il fascio con le cinque spighe di grano fa invece riferimento al secondo elemento, alludendo all'attività prevalentemente agricola del suo territorio. Si avanzano, infine, ulteriori considerazioni: il colore giallo delle spighe di grano e delle tre stelle dovrebbe alludere ai campi di grano che circondano il centro abitato, mentre il colore azzurro del campo dovrebbe fare riferimento ai numerosi corsi d'acqua che solcano il suo territorio. Una curiosità: in araldica tre o più figure si dicono "male ordinate" quando sono disposte una su due (ossia una di sopra e due di sotto); oppure una su tre (cioè una di sopra e tre di sotto); oppure una su due su tre (ossia una di sopra, due in mezzo e tre di sotto) e così di seguito.
Popolazione e territorio
La superficie del comune è di 7,6 kmq per una popolazione legale di 14.152 abitanti (al 31.12.2021).
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Abbazia di Mirasole
Fondato nella prima metà del 1200, il complesso di Mirasole è fra i luoghi di maggiore interesse artistico e culturale del territorio milanese. Il complesso, di impianto quadrangolare, costituisce uno degli esempi meglio conservati di corte colonica medioevale, dalla cui tipologia trarrà spunto la struttura della cascina lombarda di età moderna. Gli edifici erano circondati da un fossato e difesi da una torre munita in origine di ponte levatoio; due ingressi, uno dalla città, l'altro dai campi, immettevano nella corte circondata da stalle, abitazioni e laboratori per la lavorazione della lana. Accanto alla corte si trova il chiostro, sul quale si affacciavano refettorio, cucine, sala capitolare e sagrestia; porticato su quattro lati al piano terreno, su due lati del primo piano presenta una loggia che aveva funzione di dormitorio e granaio. Come il chiostro, anche la chiesa, dedicata a Santa Maria, risale al periodo tra la fine del XIV e gli inizi del XV secolo. L'interno è coperto a cassettoni lignei e ospita nel coro un affresco con l'Assunzione di Maria, opera di un anonimo operante intorno al 1460, ma ancora fortemente debitore dei modi di Michelino da Besozzo.
Dal 1797 Mirasole appartiene all'Ospedale Maggiore di Milano. Dopo cinque secoli i monaci sono tornati ad abitare a Mirasole. La Fondazione Ca’ Granda ha firmato un comodato con il quale affida per 99 anni il complesso abbaziale di Mirasole ai Canonici Regolari Premostratensi.