Storia del Comune
È un grosso Comune situato nei pressi di Legnano sulla riva destra del fiume Olona, una ventina di chilometri a nordovest del capoluogo lungo la statale 33 del Sempione, noto a tutti per la tradizione calzaturiera, e agli intenditori perché patria del grande ebanista e intarsiatore Giuseppe Maggiolini (1738-1814). Fra i ritrovamenti archeologici che testimoniano l'antichità dell'insediamento spicca la "patera di Parabiago" del IV secolo, ora al museo archeologico di Milano. Sotto il profilo architettonico sono interessanti soprattutto il complesso secentesco del collegio Marchiondi e, del secolo successivo, la parrocchiale dei Santi Gervasio e Protasio (erede della pieve medievale) il cui progetto è attribuito a Pellegrino Tibaldi. Il museo storico Carla Musazzi ripercorre con passione la storia locale. Parte del territorio di questo Comune rientra nel Parco del Roccolo.
Storia dello Stemma
Lo stemma di questo Comune deriva chiaramente da un identico stemma, relativo ad un'antica famiglia de Parabiago, originaria di questo territorio, e miniato su due tra i più importanti stemmari della Lombardia: a pagina 227 dello Stemmario Trivulziano e a pagina 253 del Volume II dello Stemmario Cremosano. L'unica differenza esistente fra questi due stemmi e quello del Comune di Parabiago è costituita dalla presenza, in quelli miniati nei due stemmari, di due lettere: P e A - ciascuna sormontata da un segno di abbreviazione - collocate nei due cantoni superiori dello scudo, che realizzano in tal modo uno stemma avente un carattere monogrammatico. Dal punto di vista araldico, il termine "bargigliato" indica un gallo con i bargigli di smalto diverso dal resto; "imbeccato" un uccello con il becco smaltato in modo diverso dal corpo; "illuminato" segnala, infine, un animale (nello specifico, il gallo) con gli occhi smaltati diversamente dal corpo. Con D.P.R. del 27 novembre 1985, al Comune di Parabiago è stato concesso il titolo di Città.
Popolazione e territorio
La superficie del comune è di 14,3 kmq per una popolazione legale di 27.859 abitanti (al 31.12.2021).
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Chiesa di Sant'Ambrogio della Vittoria
E' uno degli esempi più significativi dell'architettura religiosa del 1700 e venne costruita tra il 1705 e il 1713 su progetto di Giovan Battista Quadrio. E' annessa ad un monastero cistercense riedificato tra il 1690 e il 1703. Oggi il monastero è denominato 'Collegio Marchiondi' ed è testimonianza del fatto che i cistercensi ebbero a lungo un influsso culturale ed economico in tutto l'Alto Milnese. Il campanile in mattoni a vista crea particolari giochi arabescati e venne progettato da Carlo Federico Pietrasanta nel 1723. Tra i dipinti: Sacra Famiglia di Giovanni Battista Sassi e la Riconciliazione di Sant'Ambrogio con la Città di Pietro della Pietra; nel presbiterio la Cacciata di Teodosio dal tempio e la Battaglia di Parabiago di Tommaso Formentino.
Villa Maggi Corvini
Fu di proprietà dei Maggi, una delle più antiche casate di Parabiago, il cui stemma di famiglia, riportante un leone rampante, ancora oggi si osserva scolpito sull'ingresso della villa. La proprietà passò quindi ai Prandoni, poi ai Lainati e, nel 1899, al pittore paesaggista Giovanni Corvini. Si deve a quest'ultimo la ristrutturazione dell'ala nord-ovest della Villa con la formazione del "salone delle colonne" destinato a pinacoteca e la realizzazione di varie decorazioni di tema classico. Acquistata dalla Sig.ra Ida Lampugnani Gaio nel 1941, la Villa, con l'annesso parco, divenne quindi di proprietà comunale nel 1975.
Madonna di "Dio il Sa"
Un tempo sperduta nei campi, oggi sempre più avvicinata dall’espansione edilizia, è la Chiesa della Madonna di "Dio il Sa" – corruzione nella parlata popolare di una "Madonna d’Olsa o di Olzate"– con un polittico di scuola luinesca posto sopra l’altare.
Chiesa dei SS. Gervasio e Protazio
Edificata su progetto di Giuseppe Piermarini (che progettò la Scala di Milano) e di Giocondo Albertolli.
Di notevole bellezza la volta e le altre fiancate adornate di stucchi, tele ed affreschi pregevoli.
Parco del Roccolo
Il nome del parco è quello che storicamente si dava a una particolare struttura - uno spiazzo ovale, una torretta, una siepe, due filari paralleli di alberi, un boschetto tagliato a spiovente, una rete - terribilmente efficace per catturare uccelli, secondo una pratica da tempo vietata.
Il Parco interessa ampie aree agricole ed un segmento particolarmente significativo del canale Villoresi, percorso da una piacevole pista ciclabile che da Arconate raggiunge Parabiago.
Canale Villoresi
Canale d'irrigazione che ha origine dal Ticino: prende le acque dal fiume alla diga del Pamperduto, nel comune di Somma Lombardo, e dopo aver percorso 86 chilometri si butta nel fiume Adda, nel comune di Cassano d'Adda. I lavori di costruzione vennero iniziati nel 1881 e si conclusero nel 1891 su progetto di Eugenio Villoresi (il padre Luigi fu uno dei progettisti del parco della Villa di Monza). Una buona parte della strada alzaia del canale è stata trasformata in pista ciclabile ed è già oggi possibile arrivare con una certa facilità fino alla città di Monza.
Territorio e parchi
Nel comune di Parabiago si trova il Parco Roccolo e il Parco dei Mulini