Storia del Comune
A mezza via tra il Naviglio Grande e il Ticino, Rosate è stata luogo d'insediamento romano-antico, sito fortificato fin dal X Secolo e nel Medioevo sede dell'importante pieve di Santo Stefano, da cui arrivò a dipendere una quarantina di parrocchie. Oggi l'abitato si è espanso, con l'aggiunta di attività industriali alle tradizioni agricole, ma senza cancellare la struttura urbanistica del nucleo d'epoca: cortine di case a schiera allineate lungo la strada principale. Del castello, che fu preso da Federico I Barbarossa (nel 1159) e dalle forze di Pavia (nel 1200), restano rovine nel verde pubblico. Le due chiese principali sono l'erede della pieve - la parrocchiale di Santo Stefano, ora neoclassica, del 1840 - e la secentesca San Giuseppe, con tele dell'epoca. Tra le famiglie dominanti si succedettero a partire dall'Alto Medioevo gli Avogadro, i da Roxato, i da Terzago e, feudatari in alternanza tra il 1450 e il 1796, gli Stampa e i Varesi.
Storia dello Stemma
La derivazione dello stemma del Comune di Rosate è piuttosto chiara. Esso deriva dalla elaborazione di due antichi stemmi relativi a due famiglie che sono state intimamente collegate alla storia di questo Comune: quello dell'antica famiglia lombarda da Roxato e quello della famiglia dei Varesi di Rosate. Il primo, quello della famiglia da Roxato - nota fin dal XV Secolo e che ha tratto nome e derivazione proprio da questa terra - risulta miniato a pagina 312 dello Stemmario Trivulziano( 1) ed è così blasonabile: D'argento, alla rosa recisa di rosso, bottonata d'oro, i sepali, lo stelo e le foglie di verde. Il secondo è quello relativo alla famiglia dei Varesi di Rosate, titolare del feudo di Rosate fin dal 1493 e blasonato a pagina 70 del Volume III del Dizionario storicoblasonico di G.B. di Crollalanza. Dal punto di vista araldico, lo stemma del Comune di Rosate può essere considerato come uno stemma "parlante", nel senso che il nome della figura principale dello stemma - nel caso specifico, la rosa - richiama immediatamente il nome del titolare dello stemma, ossia Rosate.
Popolazione e territorio
La superficie del comune è di 18,7 kmq per una popolazione legale di 5.758 abitanti (al 31.12.2021).
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I mulini e le pile
Delle decine di mulini e pile per il riso attivi in Rosate fino agli Anni Cinquanta del Novecento, rimane attivo il Mulino delle Umiliate di via Gallotti, risalente al XII Secolo, attivo sulla Roggia Mischia, una delle più antiche rogge del teritorio, un tempo navigabile da Milano fino al Po, ancora oggi di fondamentale importanza per l'irrigazione di numerose coltivazioni.
Cappella di Sant'Ambrogio di Gaggianese
Le notizie storiche raccolte dal comitato per il restauro della cappella fanno risalire la prima costruzione al XIII secolo.
Due lapidi di marmo custodite all'interno testimoniano la consacrazione nel 1549 e la visita del Cardinal Federico Borromeo nel 1620. La cappella, chiamata anche Santuario della Madonna della Pace, si presenta come una piccola chiesetta nella campagna di Rosate.