Storia del Comune
Alcune delle chiese più antiche nel Milanese - oltre al grande monastero cittadino cui poi sorsero accanto le carceri cellulari, e che oggi accoglie il massimo museo scientifico nazionale - portano lo stesso nome di questo centro nella zona di Legnano, lungo la statale del Sempione. Nome che deriva da un soldato cristiano del Nordafrica martirizzato a Laus Pompeia (Lodi Vecchia) nell'anno 303, insieme agli altri santi Nabore e Felice. In questa storica pertinenza della pieve di Parabiago, è naturalmente intitolata a San Vittore anche la parrocchiale, che dal punto di vista artistico, tuttavia, è meno interessante della chiesetta di Santo Stefano al Lazzaretto con la sua veste cinquecentesca e i suoi affreschi. Non rimangono nell'abitato palazzi dei vecchi dominanti locali, i Lampugnani. Restano però i frutti di una precoce vocazione manifatturiera (a sua volta tratto comune con la vicina Parabiago), notoriamente rivolta soprattutto alle calzature.
Storia dello Stemma
L'origine di questo stemma si ricollega a una testimonianza riferita da storici locali: il ricordo di una cruenta battaglia combattuta il 21 febbraio 1339 per la conquista di alcuni mulini che operavano sul suo territorio, mossi dalle acque del fiume Olona, nelle campagne che circondavano i mulini "sotto il castello". Sulla base di questa testimonianza, risulta pertanto provata l'esistenza, nei pressi del fiume Olona, di un antico castello con funzioni difensive, a tutela dei numerosi mulini che operavano sul territorio. Nulla di più logico, quindi, che fosse proprio la figura del castello il principale emblema araldico di questo Comune. Dal punto di vista araldico, inoltre, può essere interessante notare che il termine "torricellato" indica un edificio munito di torri; che l'aggettivo "aperto" indica un castello con una porta che, essendo aperta, mostra il colore del campo retrostante; e che l'aggettivo "mattonato" indica un edificio costruito con dei mattoni, i cui interstizi hanno il colore dello smalto diverso da quello delle mura.
Popolazione e territorio
La superficie del comune è di 3,5 kmq per una popolazione legale di 8.259 abitanti (al 31.12.2021).
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Chiesetta di Santo Stefano
La cappella del 1400 è affrescata internamente con scene che illustrano la natività, San Rocco, protettore degli appestati, il martirio di Santo Stefano. Gli affreschi sono stati attribuiti a Gian Giacomo Lampugnani. Visitabile la domenica mattina.
I mulini: Mulino Meraviglia, Mulino Montoli, Mulino Melzi
Il nucleo più antico degli edifici risale al 1200 mentre il resto delle costruzioni è più recente; la parte meccanica del mulino è antichissima e produce ancora movimento per una robusta macina di pietra. Attualmente i mulini sono ancora abitati e sede di aziende agricole. Presso il Mulino Montoli si trova uno di quei piccoli affreschi frequenti nel mondo contadino, raffigurante una Madonna con Bambino e Santi, datata 1860 ed attribuita a Beniamino Turri.
Mulino Meraviglia
Il Mulino Meraviglia, è l'unico di questa zona agricola lombarda ad avere le macine ancora in efficienza, capace per questo di testimoniare un'attività plurisecolare, quasi scomparsa, che pure aveva fatto un tempo la ricchezza dell'area. I mulini, al pari delle grandi estensioni coltivate a cereali, in pieno Medio Evo rappresentavano un'autentica ricchezza. Il Meraviglia è il simbolo della Cinque Mulini la famosa gara annuale che si tiene a San Vittore Olona: e la meraviglia vera è che, come d' incanto, l' enorme ruota di legno riparte una sola volta all' anno, per una giornata intera, la domenica della gara. Ad uso delle telecamere tv e di chi, chiudendo gli occhi, immagina di esser salito sulla macchina del tempo.
Territorio e parchi
Nel comune di San Vittore Olona si trova il Parco dei Mulini