Storia del Comune
Ritrovamenti archeologici nel territorio comunale testimoniano le origini antiche di Senago, abitato del bacino del Seveso al limite orientale del Parco delle Groane, discosto dalla statale 35 dei Giovi. Nel Medioevo visconteo, grazie all'abbondanza di boschi e di selvaggina, fu territorio di caccia frequentato dai signori di Milano, e tra Seicento e Settecento vi sorsero numerose residenze signorili, intorno alle quali nei secoli successivi si sarebbero organizzate grandi aziende agrarie. Lo stesso cardinal Federico Borromeo acquistò nel 1629 una villa in sito dominante, che ancora, dopo una serie di ristrutturazioni durate fino al Novecento, costituisce la presenza storico-architettonica più interessante del luogo: grandiosa e immersa in un parco all'inglese, si trova forse nel sito di un fortilizio voluto nel 1355 da Bernabò Visconti. In omaggio alle tradizioni produttive locali vi è il museo del trattore agricolo.
Storia dello Stemma
Le motivazioni che hanno dato origine alla costruzione di questo stemma sono state di natura prevalentemente storica e territoriale. Per quanto riguarda il primo di questi due aspetti, quello di carattere storico, si è ritenuto di voler ricordare, nello stemma del Comune, il lungo periodo - esattamente dal 1580 al 1791 - in cui Senago, che faceva allora parte del feudo di Desio, era stato soggetto alla illustre famiglia spagnola dei marchesi Manriquez. Questa la blasonatura dello stemma dei Manriquez: D'argento a due cesti scaccati di rosso e di oro posti in palo. Pertanto, la figura del cesto scaccato, tratta dallo stemma di questa famiglia, è stata inserita nella prima sezione - quella superiore - del troncato dello stemma comunale. Per quanto concerne la seconda sezione del troncato - ossia quella inferiore - relativa all'elemento di carattere territoriale, con l'inserimento della figura del corno da caccia, si è voluto ricordare che il territorio di Senago, nell'antichità, era un importante territorio di cacce ducali: specialmente all'epoca del duca Gian Galeazzo Visconti.
Popolazione e territorio
La superficie del comune è di 8,6 kmq per una popolazione legale di 21.360 abitanti (al 31.12.2021).
Scarica la scheda demografico-amministrativa.
Villa San Carlo Borromeo
Interessante dimora signorile, dalla pianta a U, immersa in un grande parco all’inglese ricco di specie botaniche. La prima edificazione, fu voluta da Federico Borromeo, che vi ospitò alcuni religiosi durante la peste del 1630; ma fu Gilberto IV Borromeo, vescovo di Novara, a concepire la ristrutturazione della vecchia dimora patrizia. La trasformazione della villa in un palazzo monumentale, incentrato su un cortile aperto, venne ultimata con l’intervento degli architetti milanesi Fausto e Giuseppe Bagatti Valsecchi. Nei ricchi interni vi sono alcuni soffitti lignei e la sala Roma con i ritratti di pontefici e cardinali.
Un restauro cominciato nel 1983 ha restituito splendore alla villa, in posizione dominante su un'altura affacciata sul Parco delle Groane.
Le esposizioni temporanee sono accessibili al pubblico tutti i giorni escluso il lunedì mentre una visita guidata dell'intera villa è possibile solo su prenotazione.
Attualmente è sede di un albergo a cinque stelle, di un Centro Studi che organizza seminari culturali e di un Museo permanente di arte contemporanea. Le sue sale sono inoltre sede di mostre d'arte e convegni.
Museo della Villa San Carlo Borromeo
All’interno del Museo di Villa San Carlo Borromeo vengono organizzate numerose mostre d’arte provenienti da tutto il mondo. Il museo offre un’ampia collezione permanente di opere di grandi artisti del Novecento: artisti italiani, europei e grandi maestri della scuola russa. L’organizzazione di conferenze, rappresentazioni teatrali ed esposizioni ha reso possibile il proseguimento della tradizione artistica avviata dal mecenatismo culturale del cardinale Federico Borromeo.
Villa Corbella Martinelli Sioli
Villa Verzolo Monzini
Commissionata dai Monzini verso la metà del 1700, l’edificio svolgeva una funzione agricola, con sale per l’abitazione e ali laterali con la scuderia e le dipendenze. Verso il 1850 fu trasformata in Villa, realizzando anche i soffitti affrescati; sorge all’interno di un parco all’inglese.
Il parco della villa è aperto al pubblico.
Cappella di San Bernardino di Siena
Risale al 1458, come ricordato dalla lapide posta in facciata e ornata da due stemmi. Presenta, oltre alla struttura, due elementi di età tardogotica al suo interno: una piccola acquasantiera in marmo, incastonata nella parete laterale destra, un tabernacolo in marmo, con motivo a edicola con arco a sesto acuto trilobato, ornato da pinnacoli, murato tra l’abisde e la parete laterale destra. Pur essendo documentate pitture antecendenti al 1573, quelle attuali nell’abside risalgono al 1700.
Canale Villoresi
Canale d'irrigazione che ha origine dal Ticino: prende le acque dal fiume alla diga del Pamperduto, nel comune di Somma Lombardo, e dopo aver percorso 86 chilometri si butta nel fiume Adda, nel comune di Cassano d'Adda. I lavori di costruzione vennero iniziati nel 1881 e si conclusero nel 1891 su progetto di Eugenio Villoresi (il padre Luigi fu uno dei progettisti del parco della Villa di Monza). Una buona parte della strada alzaia del canale è stata trasformata in pista ciclabile ed è già oggi possibile arrivare con una certa facilità fino alla città di Monza.
Territorio e parchi
Nel comune di Senago si trova il Parco delle Groane