Storia del Comune
Nella pianura nord quasi al limite con il territorio della Provincia di Varese, su terreno alluvionale fra Legnano e Dairago, alla pieve di quest'ultima faceva capo durante i primi secoli dopo il Mille. La comunità ha sempre molto ben coltivato il suo territorio (nel Seicento questo risulta fosse per il settanta per cento a vigneti), ma nell'Ottocento non riuscì a ottenere che vi passasse il nuovo canale Villoresi. Peggiore ancora per l'orgoglio locale fu la fase tra il 1868 e il 1966, in cui per quasi un secolo Villa Cortese, soppressa la sua autonomia, rimase aggregata al Comune di Busto Garolfo. Oggi il peso tradizionale dell'agricoltura è naturalmente diminuito nell'ambito dell'economia complessiva del territorio, e anche la vecchia chiesa parrocchiale ha visto ammodernato nella facciata, nell'esterno in generale e nel tetto, oltre che nella cappella del fonte battesimale, il proprio precedente aspetto.
Storia dello Stemma
L'origine di questo stemma si differenzia nettamente dai più usuali criteri di scelta di un ente territoriale: è stata, infatti, la collettività a scegliere direttamente l'emblema, mediante specifico referendum. Questo stemma si presenta come uno stemma decisamente "alludente", nel senso che il germoglio fogliato, che nasce dalle radici del tronco dell'albero, allude in modo evidente al desiderio di rinascita della sua comunità. È interessante osservare come questo stemma sia uno dei pochi stemmi comunali dotato di un motto, ossia di un breve detto in latino - ma sarebbe potuto essere anche in altra lingua - che esprime in modo allegorico un pensiero, oppure una sentenza riguardante per lo più una attività o una speranza. I motti araldici sono scritti - così come specificato dal Regolamento tecnico-araldico del 1906 - in lettere maiuscole romane su liste svolazzanti e bifide, smaltate con il medesimo smalto del campo dello scudo. La lista che contiene il motto va solitamente posta in fascia (ossia in direzione orizzontale), sotto la punta dello scudo.
Popolazione e territorio
La superficie del comune è di 3,6 kmq per una popolazione legale di 6.175 abitanti (al 31.12.2021).
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Villa Cortese
Un sarcofago del I sec. d. C. trovato in loco e ora esposto al Museo Civico Sutermeister di Legnano, testimonia di un probabile insediamento romano nel territorio di Villa Cortese. Tra i rari documenti medievali che menzionano il luogo ce n’è uno, datato 1403, che fa riferimento a un certo Ambrogio Scazzosi nell’elenco dei Mercanti di lana sottile e che testimonia già della vocazione locale per le attività manifatturiere. Tra il 1868 e il 1966, Villa Cortese venne aggregata al comune di Busto Garolfo: la riacquisita autonomia è rappresentata dall’immagine che compare nello stemma comunale, scelta da un referendum popolare nel 1968: un germoglio che rispunta da un tronco tagliato.