Commercio al dettaglio
Torna al sommario < > Visualizza i dati aggiornati del settore
[47] Questa divisione include la rivendita (vendita senza trasformazione) di beni nuovi e usati destinati principalmente ad uso e consumo personale o domestico in negozi, grandi magazzini, … eccetera. |
Il settore del commercio al dettaglio comprende attività di vendita molto differenti per merceologia e per superficie di vendita, di conseguenza anche gli effetti della pandemia sono vari; alcuni comparti come quello alimentare sono rimasti aperti costantemente, mentre altri generi merceologici hanno dovuto tenere i negozi chiusi, persino nell’ambito della grande distribuzione nonostante abbia proseguito l’attività del comparto alimentare è stato imposto una restrizione dei prodotti disponibili alla vendita seguendo la normativa specifica per ciascun tipo di articolo.
|
In estrema sintesi, il complesso del settore del “commercio al dettaglio” [Ateco 47], nel 2019 ha generato 51.227 avviamenti, coinvolgendo 28.775 lavoratori avviati, mentre nell’anno successivo gli avviamenti comunicati da imprese del settore sono stati 33.527 e i lavoratori avviati 19.451. Quindi il comparto nel suo complesso ha perso -34.6% degli avviamenti e il -32.4% degli avviati.
Numeri che comprendono, come appena declinato, una realtà molto eterogenea, la Figura 24 mostra l’incidenza relativa del numero degli avviamenti tra i comparti principali del commercio nel 2020: l’abbigliamento [47.7] e la grande distribuzione alimentare [47.1] hanno un ruolo predominante (rispettivamente il 39,4% e il 36,8%) negli avviamenti.
Questo dato nasconde dalla vista però, ameno nel capoluogo, il rinnovarsi della filiera della vendita al dettaglio di prossimità, che anche grazie alle restrizioni al movimento delle persone ha avuto una nuova spinta, sia nei confronti di prodotti economici sia di quelli di qualità.
Figura 26
Nell’ambito della grande distribuzione [47.1] si registra una netta divisione tra i prodotti alimentari [47.11] che in termini di avviamenti al lavoro hanno subito una ridotta diminuzione tra l’anno 2019 ed il 2020 (-9,8%) e gli avviamenti riferibili a posizioni di vendita di beni di consumo non alimentare [47.19] che sono calati tre volte di più (-30,0%). Sempre nel comparto alimentare gli avviamenti dei piccoli commerci [47.2] nel 2020 sono stati 1.703 con un calo del -33% rispetto al 2019, sebbene si segnalino alcune significative differenze. I commerci al dettaglio dei prodotti alimentari di base: frutta e verdura, pesce e carne hanno fatto registrare un aumento del numero degli avviamenti nel primo semestre del 2020 a testimoniare quanto i milanesi abbiano riscoperto i negozi di vicinato nel primo periodo di lockdown.
Prodotti |
Ateco |
2019 |
2020 |
Variazione |
Frutta e verdura |
47.21 |
251 |
294 |
17,1% |
Macelleria |
47.22 |
305 |
257 |
-15,7% |
Pescheria |
47.23 |
46 |
49 |
6,5% |
Panifici/Pasticcerie[1] |
47.24 |
880 |
410 |
-53,4% |
Enoteche |
47.25 |
157 |
70 |
-55,4% |
Tabacchi |
47.26 |
311 |
207 |
-33,4% |
Formaggi |
47.29 |
592 |
416 |
-29,7% |
Il negozi e le boutique dei prodotti che hanno rappresentato uno dei punti di forza della attrattività, anche turistica, di Milano, hanno chiuso l’anno con un vistoso calo degli avviamenti legato alla stasi imposta dalla pandemia: articoli di abbigliamento [47.71] (-51,3%), calzature ed articoli in pelle [47.72] (-58,4%), e gioiellerie [47.77] (-34,1%).
Fanno eccezione, in questo quadro di calo generalizzato, i due settori legati alla salute: farmacie [47.73] e dettaglio di articoli medicali [47.74] che hanno eguagliato i numeri di avviamento (977) del 2019.
L’andamento del numero degli avviamenti presentato in Figura 27 è relativo al complesso del settore [47] nel corso del 2020, dove si possano identificare due distinte fasi: il primo semestre in cui vi è stato un quasi esclusivo afflusso di comunicazioni di avviamento legate ai generi alimentari, ed il secondo semestre quando hanno fatto da traino gli avviamenti riferibili agli altri beni di consumo.
Figura 27
[1]Il calo riferito a questa voce è da ascriversi completamente agli esercizi commerciali di pasticceria che hanno subito una contrazione delle vendite dovute alle ripetute chiusure forzate.
Data creazione: Thu May 06 14:23:31 CEST 2021