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Il quadro strutturale metropolitano


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Le forze lavoro

In questo primo capitolo del rapporto sono raccolte le evidenze empiriche relative al 2020 desumibili da fonti esterne all’Osservatorio, al fine di consentire al lettore un veloce inquadramento del contesto nel quale si sono mossi i dati di flusso del mercato del lavoro locale oggetto del rapporto.  Per approfondimenti si consiglia di fare riferimento diretto alle istituzioni citate.

Gli indicatori registrati dalla indagine campionaria delle “forze lavoro”, rilevazione continua effettuata dall'ISTAT riguardo alla condizione occupazionale della popolazione residente, consentono di inquadrare l'evoluzione di lungo periodo dell'occupazione nel territorio milanese, fotografando annualmente gli stock[1] delle persone occupate e di quelle in cerca di occupazione nel territorio metropolitano.  La continuità della rilevazione con misure comparabili nel tempo permette di fissare con accuratezza la condizione dell’occupazione anche in un lungo arco temporale.

La Figura 1 presenta l’andamento del tasso di disoccupazione (asse di sinistra) nell’area metropolitana dal 2010 al 2020, ossia la parte della popolazione che, per età e condizioni, è disponibile a lavorare (popolazione attiva) ma non ha un lavoro.  Il 2020, inaspettatamente, si colloca nel punto più basso della serie storica, l’anno in cui la disoccupazione è minore.  L’asse di destra riporta l’andamento del tasso di occupazione, ossia il rapporto tra le persone occupate e la popolazione in età lavorativa (15-64 anni); indicatore che nel 2020 si presenta anch’esso in diminuzione, con un valore analogo a quello registrato quattro anni fa.  La serie decennale di questo indicatore raggiunge nel 2019 il picco, dopo una crescita ininterrotta iniziata nel 2012.

Figura 1

Schermata 2021-05-04 alle 14.58.49

È pur vero che se anche la disoccupazione sembra diminuire nonostante il marcato calo della occupazione ciò rappresenta una contraddizione solo apparente poiché la stessa rilevazione ISTAT offre la spiegazione nella crescita del tasso di inattività (dal 24,9 al 27,1) che misura l’incidenza sulla popolazione totale di coloro che sebbene siano in condizione di poter lavorare scelgono di non farlo o di non cercare una occupazione.


[1]  Lo stock si riferisce alla quantità di persone che si trovano in una specifica condizione in un preciso momento (data), mentre un flusso si riferisce al conteggio totale di eventi (entrate o uscite dall’occupazione) durante un periodo prefissato (tra due date).

Ultimo aggiornamento: Mon Jul 05 10:17:28 CEST 2021
Data creazione: Tue May 04 14:52:52 CEST 2021