“Alleniamo l’uguaglianza”, in campo contro le discriminazioni
Un doppio evento, quello proposto giovedì, per valorizzare le buone pratiche del territorio metropolitano e rilanciare il tema dello sport come strumento educativo e di comunicazione nei confronti delle nuove generazioni. Lo sport riveste infatti un ruolo chiave nella crescita di bambine e bambini, ragazzi e ragazze, sia dal punto di vista della salute fisica che dell’inserimento sociale: è proprio nell’aggregazione, nel confronto e nella relazione coi coetanei, infatti, che si sviluppa una propria personalità, si costruisce una rete sociale e uno sguardo sulla realtà sociale. Un campo di allenamento perfetto per educare all’uguaglianza, nelle differenze, contrastando ogni tipo di discriminazione. Il territorio metropolitano si mostra davvero ricco di realtà associative che, ogni giorno, coltivano talenti e mettono in rete buone pratiche.
E così, giovedì mattina, insieme ad AC Milan e Fondazione Milan, l’auditorium Enzo Tortora di via Soderini, si è trasformato nel palcoscenico di “Tutti i colori dello sport”: dopo il saluto di Diana De Marchi consigliera delegata alle Politiche del Lavoro, Politiche Sociali, Pari opportunità della Città metropolitana di Milano, e di Rocco Giorgianni,
Segretario Generale di Fondazione Milan, protagonisti i giocatori Fikayo Tomori e Tommaso Pobega, giocatori del Milan, che hanno risposto alle domande e sollecitazioni di un giovane pubblico di studenti e studentesse delle scuole di formazione professionale di Afol metropolitana e dello speciale moderatore dell’incontro, il giornalista, telecronista e conduttore televisivo e radiofonico Pierluigi Pardo. Un’occasione per dire basta al razzismo e all’odio in campo a favore di una inclusione concreta e di uno sport competitivo ma rispettoso dell’altro e dell’altra.
Nel pomeriggio, invece, i riflettori si sono accesi a Palazzo Isimbardi, sede istituzionale della Città metropolitana di Milano, sulle buone pratiche del territorio con “Alleniamo l’uguaglianza, diciamo no alle discriminazioni”, evento in collaborazione con Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le pari opportunità. Dopo i saluti istituzionali in videoconferenza di Mattia Peradotto, Direttore Generale Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali della Presidenza del Consiglio dei Ministri e di Diana De Marchi, Consigliera delegata alle Politiche del Lavoro, Politiche Sociali, Pari opportunità dell’ente di area vasta, Susanna Galli, responsabile Servizio Formazione per il sociale, Terzo settore e Pari opportunità e referente Unar, ha dialogato con Pier Paolo Casarin, filosofo, professore a contratto dell’Università Statale di Milano, formatore in Philosophy for children/community, che ha parlato de “Le parole che fanno la differenza”, Rocco Giorgianni, Segretario Generale di Fondazione Milan, che ha affrontato il tema “Inclusione attraverso lo sport”, lasciando poi emergere le esperienze virtuose nella Città metropolitana, per mostrare “Quando lo sport fa la differenza”.
· A.S.D.Bimbe nel Pallone scuola Calcio Femminile con “Facciamo l’impossibile-mai mollare”, raccontato da Joann
Voce, a questo punto, alle testimonianze di buone prassi di inclusione adottate nel quotidiano, negli allenamenti così come in campo, nel momento della gara agonistica, da alcune società sportive alle quali Città metropolitana ha conferito una targa di riconoscimento. Hanno entusiasmato la platea i racconti di vita sportiva vissuta, ma anche di inclusione, educazione e lotta quotidiana alle discriminazioni di ogni tipo, di Joanna Borella della scuola Calcio Femminile A.S.D. Bimbe nel Pallone (titolo dell'intervento "Facciamo l’impossibile-mai mollare"); Tomaso Cimino di No Legue ("A volte un NO può aiutare a crescere"); di Federico Gavazzi di St’Ambroeus FC ("Riconoscersi”); di Francesco Capellini di PlayMore! ("Divertimento, accoglienza e inclusione”); di Giuseppe Fulgoni di CUS Milano Rugby ("Sostegno"); di Claudia D’Addio di Sanga Milano ("Includere significa accogliere creando opportunità”); di Lorenzo Radice dell'Accademia Scherma Milano SSD ("La Scherma Non Vedenti promuove inclusione, solidarietà umana, pratica sportiva agonistica e unisce nazioni differenti"); di Joseph Naklè di Peacox Basket Milano ("Basket Senza Etichette").
Storie di vita sportiva vissuta, ma anche di inclusione, educazione e lotta quotidiana alle discriminazioni di ogni tipo. Gran finale con “Sport senza confini”, nei racconti di Maria Cristina Alfieri della Fondazione Conad ETS e di Sandrino Porru, Presidente Fispes. A tutte le splendide realtà intervenute, una targa ricordo della giornata e una maglietta per dire no alle discriminazioni.
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