Coltivazioni
L'agricoltura nel Parco è fortemente indirizzata alla produzione di seminativi che, con oltre 30.000 ettari, costituiscono l'87% della superficie agricola del Parco. Le coltivazioni legnose (gli alberi da frutto e la vite) un'importanza marginale. È marginale è anche il ruolo dei prati permanenti, che, in passato, costituivano la principale fonte di produzione di alimenti per i bovini e che oggi hanno ceduto il passo a colture da foraggio più produttive e più adatte a sostenere le altissime produzioni di latte delle bovine dal latte moderne. Si tratta però di un tipo di coltivazione a basso impatto ambientale e con un valore ecologico non trascurabile. L'azione del parco è tesa alla protezione di questo tipo di coltivazioni, in particolare delle marcite che rappresentano una coltura tipica della bassa milanese e che sono quindi importanti anche dal punto di vista storico.
L'utilizzazione della superficie Agricola |
||
Colture |
Ettari |
% |
Seminativi |
30.467 |
87% |
Coltivazioni legnose agrarie |
19 |
0% |
Coltivazioni foraggere permanenti |
217 |
1% |
Vivai e semenzai |
54 |
0% |
Orti familiari |
17 |
0% |
Boschi e Arboricoltura da legno |
799 |
2% |
Altra superficie |
3.530 |
10% |
Totale |
35.103 |
100% |
I seminativi |
||
Colture |
Ettari |
% |
Cereali |
25.636 |
84% |
Colture industriali |
1.092 |
4% |
Leguminose da granella |
50 |
0% |
Piante da tubero |
1 |
0% |
Colture orticole |
288 |
1% |
Colture foraggere avvicendate |
3.241 |
11% |
Altri seminativi |
15 |
0% |
Terreni a riposo |
144 |
0% |
Totale |
30.467 |
100% |
Siamo quindi in presenza di un'agricoltura prevalentemente incentrata sulla produzione di cereali ed in particolare di 2 essi. Uno di questi è il riso, con 11.477 ettari, l'altro è il mais con 9.645 ettari dedicati alla produzione di mais da granella e altri 2.925 ettari dedicati alla produzione di mais da insilato. Si tratta di due colture che caratterizzano un tipo di organizzazione produttiva molto diverso tra loro. Il riso viene lavorato e destinato interamente al consumo umano e si può dire che nelle sue varietà più diffuse e conosciute (a partire dal Carnaroli, considerata la miglior varietà di riso per risotti) costituisce il vero prodotto tipico del Parco. Il mais invece viene destinato all'alimentazione del bestiame e denota quindi un'agricoltura incentrata sulla zootecnia.
Data creazione: Wed Oct 12 16:47:52 CEST 2016