«D'azzurro, al sole d'oro, non figurato, con otto raggi ondeggianti, alternati da sedici raggi acuti, due a due, esso sole caricato a destra dalla falce di luna, di argento, con i corni riuniti nel punto in corrispondenza della base del raggio ondeggiante posto in sbarra a sinistra: il tutto sotto il capo d'argento, caricato dalla croce di rosso»: questa la "blasonatura", ossia la descrizione in termini araldici del nuovo stemma adottato nel 1998 dalla Provincia di Milano ed ereditato nel 2015 dalla Città metropolitana.
Il simbolo del sole affiancato dalla luna - l'uno regolatore della giornata lavorativa, l'altra delle fasi di semina, delle maree e delle nascite - è tratto da quello dell'Abbazia di Mirasole, antica sede dell'Ordine degli Umiliati nei pressi del Comune di Opera. Nello stemma è sovrastato dalla croce rossa in campo bianco, simbolo della città di Milano, e circondato dal blu intenso che caratterizza tutti gli emblemi delle istituzioni europee.
È sole. Ma è anche luna. E poi contiene il passato, il simbolo della resistenza del popolo milanese all'occupazione asburgica, ma anche il futuro, il blu, il colore dell'Europa che si unifica.
Data creazione: Fri Feb 05 09:50:30 CET 2016