1889-1901
1889
A luglio Boito raggiunge Verdi a Montecatini e gli presenta lo schema di “Falstaff”. Dopo molte incertezze il Maestro decide di musicarlo. Ad ottobre è a Milano, per l’acquisto del terreno su cui sorgerà la Casa di riposo per musicisti: «la mia opera più bella».
1890
L’8 marzo Boito consegna il III atto di “Falstaff”, il 17 Verdi termina il primo atto.
1891
In agosto il Maestro completa la partitura del I atto e inizia il terzo.
1892
Ad aprile, per il centenario della nascita di Rossini, Verdi dirige a La Scala la preghiera del “Mosè”. A settembre la partitura di “Falstaff” è quasi completata.
1893
Il 9 febbraio Prima trionfale di “Falstaff” a La Scala. Ad aprile presentazione dell’opera a Roma. Lo accompagnano la moglie, Boito e la Stolz.
1894
Ad aprile i coniugi Verdi si recano a Parigi per la Prima del “Falstaff” e vi ritornano il 12 ottobre per la versione francese dell’”Otello”. Nonostante il trionfo, il Maestro è malinconico e lascia la capitale con la sensazione di non rivederla più.
1895
A febbraio è a Milano per seguire la costruzione della Casa di riposo; comincia a musicare un “Te Deum”.
1896
Tutte le energie dell’ormai anziano artista sono assorbite dalla costruzione della Casa e dalla composizione dei “Pezzi sacri”.
1897
Nell’estate consegna a Ricordi i “Quattro pezzi sacri”, Ave Maria, Stabat Mater, Te Deum, Laudi alla Vergine Maria. Giuseppina si ammala e il 14 novembre muore a Sant’Agata. Viene tumulata al Cimitero Monumentale di Milano. Verdi è assistito dai Carrara e dalla Stolz.
1898
Ormai stanco e intristito, Verdi vive ritirato. A Genova, in aprile, incontra Arturo Toscanini e in ottobre — assieme alla Stolz, Boito e Tito Ricordi — visita Roncole.
1899
Vive tra Genova e Milano, dove segue i lavori della Casa.
1900
Fa restaurare l’organo della chiesa di Roncole e, a dicembre, si trasferisce a Milano.
1901
Il 21 gennaio viene colpito da paralisi al Grand Hotel et de Milan. IL 27 gennaio, alle 2 .50, Verdi si spegne. A vegliarlo vi sono la figlioccia Maria Verdi Carrara, la Stolz, i Ricordi, Giuseppe Giacosa. Il 30 gennaio è sepolto al Cimitero Monumentale. Il 26 febbraio una folla immensa accompagna i solenni funerali del Maestro e della moglie, le spoglie della coppia vengono tumulate nella cripta della Casa di Riposo. Arturo Toscanini dirige “Va, pensiero”.
Data creazione: Tue Jul 04 15:20:06 CEST 2017